Ed eccoci di nuovo a Ferragosto!
Festività dai doppi sensi, laico e religioso e dunque ecumenica per definizione nei Paesi di tradizione romana e poi cristiana, il Ferragosto scatena nell’immaginario collettivo le scene più diverse ma sempre e comunque legate al concetto di “astensione dal lavoro”, ancora meglio se l’astensione suddetta avviene in un luogo di mare…
Nel cinema abbiamo il famoso Sorpasso di Ferragosto oppure il Pranzo di Ferragosto, più recente e forse ancora più legato a tradizioni fortemente radicate nella società italiana.
Ma anche i Beni Culturali hanno una loro tradizione il 15 di Agosto: l’apertura straordinaria!
Su e giù per lo Stivale (un attacco degno del migliore TG Rai) è un fiorire di iniziative, che si presentano come un “servizio al turista”, il quale, nell’afa stanca e ferma del giorno dedicato alle Ferie di Augusto o alla pennichella della Madonna, potrà – ffiuuuu – trovare ristoro e sollievo in una Chiesa, un Museo, una Mostra temporanea, un sito archeologico.. insomma, soprattutto per chi considera il Ferragosto come un giorno di ordinarie vacanze e non una prova generale di Day After, il MiBaC offre aperture straordinarie..
Termine quantomeno azzeccato, quest’ultimo, soprattutto nelle specifiche delle buste paga degli addetti ai lavori (quando regolarmente impiegati).
Eppure, può capitare che qualcosa non vada per il verso giusto: http://palermo.repubblica.it/cronaca/2012/08/15/news/niente_soldi_per_pagare_i_custodi_ferragosto_con_i_musei_a_mezzo_servizio-40984511/ può capitare che di straordinario ci sia solo il caldo e quindi addio ai sogni di gloria, addio alle belle parole e iniziative… tutti i turisti sono uguali, ma alcuni sono più uguali di altri e a questi fortunati viene proposto di condividere un’esperienza del folklore italiano, la “sospensione” da qualsivoglia attività, la “feria” che per i latini era direttamente connessa al concetto di “non lecito”.
Girovagando per il centro panormita, però, ci imbattiamo in qualcosa di ancora più artistico.
Il Museo Archeologico dedicato a Salinas è chiuso da più di un anno, i lavori di ripristino si sono fatti improrogabili ed è cura della Soprintendenza sistemare il bell’edificio perché sia i reperti che i visitatori possano godere dell’accoglienza che meritano.
Sulla porta semiaperta la Direttrice del Museo ha voluto precisare il motivo della chiusura e ha pensato, giustamente, di rivolgersi anche ai visitatori stranieri:
Ed ecco che l’esasperazione, ormai insita in ogni iniziativa MiBaC, ha avuto il sopravvento e ha guidato la mano del traduttore…
Le maiuscole vogliono chiaramente indicare che a patire per questa prolungata chiusura sono soprattutto i professionisti che lavorano al Museo.. ma il verbo scelto – grammaticalmente corretto, sia ben chiaro! – si presta a curiosi equivoci .. e così ecco che, proprio durante le Feriae di Augusto, ci immaginiamo il Circo dei BB CC allietato da un simpatico plantigrado, ospite ignaro e curioso.