In tedesco Schwein significa maiale, porcello. Schwein haben è un’espressione idiomatica che significa “avere fortuna”, come a indicare una connessione diretta tra la sorte propizia e un animale che incarna (è il caso di dirlo) l’abbondanza.
Ebbene, a Firenze noi abbiamo il nostro Porcellino e se gli sfregate il muso siate pur certi che un poco di fortuna la porterà… quasi sicuramente vi farà tornare nella bella città, nella culla del Rinascimento! .. e questa già dovrebbe essere una bella fortuna!!
…ma come spesso capita a Firenze, nella città dei mercanti e dei bottegai, la prima impressione può fregare anche il miglior intenditore: il porcellino in realtà è un cinghiale, copia in bronzo di Pietro Tacca su un originale ellenistico in marmo, conservato ancora agli Uffizi. La caccia al cinghiale è un tema molto presente nell’arte antica, a partire dalla mitica caccia al cinghiale calidonio per giungere a quelle molto meno leggendarie, ma sicuramente regali, organizzate dalla corte macedone.
Ma torniamo a Firenze, la copia in bronzo doveva abbellire Palazzo Pitti ma finì per diventare una fontana e questo superbo animale fu collocato presso la loggia che da lui prese in seguito il nome. Era la mascotte del Mercato Nuovo (quello vecchio era nella piazza poco distante, oggi detta della Repubblica e presente fin dalle origini di Florentia come foro della colonia romana) e attorno a lui cominciarono nei secoli a fiorire esercizi commerciali che lo citavano chiedendone quasi la protezione. La Farmacia del Porcellino, l’Osteria del Porcellino ma soprattutto .. la Libreria del Porcellino!
Questo luogo ritagliato tra le marche più chic della Firenze da indossare, scampato alla proliferazione di gelaterie dai colori sgargianti, è rimasto a lungo un’oasi dove trovare cataloghi di mostre fiorentine e non, saggi di storia dell’arte o di letteratura, ma anche guide della Firenze più vera e tradizionale mescolati a simpatici gadget del souvenir pret-à-porter. …
Ma … il porcellino, che poi è un cinghiale, non ha portato fortuna all’antica Libreria e così .. tra una settimana la libreria chiuderà.
I gestori stanno pensando di spostarsi sul web, almeno per i primi tempi, nel frattempo cercheranno un posto più economico dove aprire nuovamente la libreria.
Non possiamo più permetterci di pensare che i luoghi più sensibili di Firenze, quelli ai quali, nei decenni, abbiamo affidato pezzi dell’anima di questa frantumata città, rimarranno comunque lì. Non è così, forse non lo è mai stato, ma oggi più di ieri non è più così.
La città è in vendita. Dobbiamo rendercene conto.
Dopo via della Spada anche il Porcellino…
Proviamo a passare di là, almeno in questa ultima settimana … grattiamo il muso al vecchio porcello e speriamo in qualche colpo di fortuna…
Ormai vado di rado in centro, dopo averci girellato ogni santo giorno per anni. Proprio sabato ho realizzato che una metà dei negozi che ricordavo non esistono più.