Anche quest’anno non si scappa dall’appuntamento ministeriale.
Una sorta di gita aziendale tra i beni dello Stato, quelli culturali.
Il Direttore Resca propone uno spot video e una campagna pubblicitaria, che dovrebbero invogliare anche i più refrattari ad entrare in qualche edificio che alloggia i “gioielli” italiani.
Ecco la spiegazione del MiBAC: La campagna parte da un presupposto universalmente riconosciuto: i cittadini italiani hanno una fortuna immensa sotto al proprio naso. Un patrimonio artistico che non ha nessuno al mondo. A questa immensa fortuna, se ne aggiunge un’altra – grandissima – che durerà per 9 giorni: tutto questa ricchezza sarà gratuita. Non c’è un prezzo da pagare per vederla. Sarà quindi come trovare una straordinaria fortuna per terra, per nove giorni di seguito. Perché ogni biglietto di ogni museo o sito d’arte italiano sarà come regalato, trovato, piovuto da chissà dove.
Ecco, un messaggio piuttosto chiaro, che sicuramente può essere recepito facilmente da grandi e piccini, ricchi e poveri, ecc.ecc. .. ma.. possiamo provare a ribaltare la questione?
La fortuna che ci piove in grembo è quasi un’idea platonica, un’entità metafisica che si concretizza, un desiderio che diviene realtà. Nessuna fatica, nessuna responsabilità. Come è arrivata può andare via, io non c’entro nulla.. m’è capitato..
Il Bene Culturale è un oggetto concreto, oppure è il Bene Paesaggistico, che ha una definizione quasi filosofica ma una sostanza più che reale nelle strade, laghi, colline, monti, prati ecc.ecc. che ci circondano. Allora non è un accidente della vita, è una realtà che ha una storia alle spalle e che vorremmo continuasse ad averne anche davanti a sé.
Il Bene Culturale è una nostra responsabilità. Trattiamolo bene e usiamolo, ma con la consapevolezza che merita.
.. more to come..
nel frattempo vediamo come si è organizzata Firenze:
